domenica 12 dicembre 2010

il tram non partiva, accanto alla scuola francese (dov' è doa)


in ritardissimo sulla tabella di marcia vi racconto di quella che è stata la speranza di una cena con farian. mi presento perfettamente puntuale dove parte il tram per superga, che è bellissimo e rosso, peccato che in inverno certi orari un po' serali non li faccia e di conseguenza anche il bar è chiuso, allora vado in un altro bar lì a fianco, che è molto meno pittoresco e mi sembra quasi indegno di non so bene cosa. alla fine farian la vado a prendere alla scuola francese, dove suo figlio atesh (purtroppo il baby names finder non me ne dice il significato, e forse non ce l' ha, e forse potevo chiederlo a farian) va appunto, a scuola, e dove in questo momento sta facendo judo.

al milky bar, nella mia memoria si chiama così, io prendo un succo ai mirtilli e farian una tisana e discutiamo sul da farsi, condividendo appunto la consapevolezza che il suo non essere di lingua matrigna ma di lingua madre italiana la rende un punto interrogativo in questa questione.

le chiedo allora se lei per caso non conosce degli scrittori iraniani linguamatrignati e lei mi fornisce alcuni nomi dei quali trovo tracce labili in internet, ma questa è una generazione wikipedia e io sono bloccata in una stanza wifizzata e più che googlare non riesco a fare adesso.

Di Parviz Parvizian non trovo molto, di Bijan Zarmandili invece qualcosa in più, e scopro che come minimo ha due lauree, una in architettura, una in scienze politiche, e più conosco iraniani, più mi fanno sentire così come un alberto sordi in gonnella , come se loro fossero dotati di un cosmopolitismo che io al limite me la sono fatta tra veneto e roma e torino.

averci a che fare con la mia bassa autostima è fin troppo semplice, e per adesso non mostrerò di nuovo il fianco.

(sapete con chi piacerebbe parlare, iranianamente parlando?!? a me piace molto marjane satrapi e il suo Persepolis, sarà che l' ho visto quand' ero un po' depressa e c' è questa lunga scena di lei in depressione - da cui poi si riprende a un certo punto in maniera clamorosa - perlomeno nel film, sarà che ricollegare le proprie tragedie sentimentali e/o personali e metterle al centro quando al centro in quel momento storico c' era molto altro, e far convivere le due cose, non lo so, a me piace molto, e mi piacerebbe ritrovare la mia copia di persepolis e parlarne con farian, e se sapessi il francese, se fossi una persona molto più seria, anche con marjane)

1 commento:

  1. In the Zoroastrian religion Atesh is the manifestation of Ahura's divine energy

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