martedì 2 novembre 2010

Compiti a casa

Mi son chiesta: ma io che ne so dell'Iran, dei libri di Ziarati, che lingua parlano?, la religione è...

Bene, io non ne so niente. "Io so di non sapere" è sempre stata la tenda dietro cui mi sono nascosta a giustificare la mia assoluta ignoranza, ma in questo contesto (diverso dal solito - il mio cervello-) forse non suona troppo bene.
E non vorrei scomodare Socrate (era lui? - io so di non sapere, io so di non sapere, io so di non sapere...-) per giustificarmi pubblicamente.

Ergo, stamattina mi son fatta un giro virtuale di Ziarati, Iran, ecc, togliendo tempo al fatto che devo ancora alzarmi dal letto, lavarmi, e fare la pipì. In compenso sono sveglia da un'ora e mezza e ho già fumato 2 sigarette e bevuto i relativi caffè.

Vabbè, ho imparato che nel pubblico va mantenuto vivo l'interesse e, a meno che non vi interessino le mie pipì e la mia puzza ascellare mattutina pre lavaggio, vi riempirò di impulsi interessantissimi.

Ho
sgamato (voce del verbo sgamare, 'gnuran!) questa intervista che, rullo di tamburi, rivela che il rinomato e bistrattato tema maternità/paternità
forse forse non è mica una puttanata (scusate, una escortata, le nuove leggi del linguaggio massmediatico mi impongono di conformarmi per evitare, con un colpo d'anca, una imbavagliata bungabungabungabungabungabunga).

Ordunque, in codesta intervista gratuitamente scaricabile
vien fuori che il buon
Ziarati ha scritto "Salam, maman" proprio per suo figlio, all'epoca unenne, per quando raggiungerà la matura età dei 15 anni.

E non solo! "Non nascondo il mio desiderio di ritornare in Iran per visitarlo in lungo e in largo e
passarci un lungo periodo ma credo che i sentimenti mi obblighino a stare nel
luogo dove ho coltivato i miei affetti e questo luogo è
l’Italia che tra l’altro è anche
la patria di mio figlio."

Bene, non pensavo che l'avrei mai detto, ma, Enrica, mi sa che
c'avevi ragione tu.

Detto questo sappiate che sul tubo ci sono dei video - interviste, aperitivi? - che testimoniano il fatto che
Ziarati è videabile.
Ora, non li ho ancora visti perché in realtà sto ascoltando una playlist interessantissima - Frank hi nrg, 99 posse, Neffa, tutti old style - e mi dispiacerebbe mollarla lì senza di me.

Chiunque abbia info condivisibili su tutto quello che riguarda Ziarati parli ora o taccia per sempre.

ps: lui è or ora a xxxx, e a xxxx hanno esploso una simpatica bomba, dobbiamo preoccuparci?

saluti a tutti,

c.

ps: terzo caffè, terza sigaretta? tachicardia? mortemortemorte

5 commenti:

  1. ora, son 2 ore che provo ad aggiustare la grandezza del carattere che, non so per quale motivo, si allarga ad una certa, quando invece si deve solo restringere in un paio di punti.

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  2. ok, ho smanettato in html e il carattere è tornato piccolo. solo che mi ha detto che c'era un errore, dico io, no, l'errore c'era prima, adesso non c'è più, quindi gli ho detto di non mostrarmi gli errori di html per questo post. non penso esploderà il blog, ma se qualcuno ci capisce qualcosa in più di me può dargli una occhiata.

    bella!

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  3. (per dovere di cronaca, "maternità/paternità" lo volevo in bold e large + le due frasine piccine che devono rimanere così ma che non hanno mai dato fastidio - i piccoli non danno mai fastidio, sono i grandi che creano problemi -)

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  4. la frase del tuo post che mi piace di più sta tra "la patria di mio figlio" e "detto questo".
    Ora posto il tuo post su facebook.

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