lunedì 22 novembre 2010

PADRONI DI CASA

Buttiamola alta.

Dice - Heidegger - che il linguaggio è un luogo che si abita. Un luogo reale, che viene abitato dalle persone. Una casa. Dice – sempre Lui – che quindi il linguaggio non è solamente una questione linguistica. Come il mondo non è solo una questione da geografi, aggiungerei. Un luogo con le sue regole, che ha nei gesti, nella storia che lo precede, nelle persone che lo abita, le sue appendici. E senza le quali non è niente. Dicono - i linguamatrigni – che praticare una nuova lingua è stato per loro come traslocare. Come cambiare padrone di casa, aggiungo io.

Ecco, sarà il mio amore per la simmetria, ma io qui ci vedo una correlazione. Quindi più che lingua-madre e lingua-matrigna, direi lingua-padrona-di-casa.

Ed entro il 5 di ogni mese tocca pagar l’affitto, e io non so in cosa consista.

E nemmeno la caparra.


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